
INDIRIZZO:
Piazza San Tommaso 14, Loc. Belvedere - Suvereto
RECAPITI:
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vignaimandorli.it
ORARI:
LUN-DOM: visite su appuntamento
LINGUE PARLATE:
italiano - inglese
CHI SIAMO
“E pensare che tutto è iniziato cercando un luogo per produrre olio extravergine di altissima qualità…”. Massimo Pasquetti ricorda l’approdo su questa collina un po’ magica. “Giancarlo Bini, indimenticato e raffinato oste suveretano, mi indica Belvedere. Una manciata di case affacciate sul mondo e un bosco profumato di macchia mediterranea e accarezzato da una luce intensa”. L’idea è quella di recuperare un luogo abbandonato dominato dal castello di Belvedere, costruito da Jacopo Appiani, Signore di Piombino, nel 1574. Benvenuti nella “Terra senza uomini” così ben narrata da Isabelle Chabot. Terra di poveri tagliaboschi, capre e maiali…
“Ho trovato questo posto bellissimo, ricco di profumi, vergine, privo di segni antropici invasivi. Ambiente perfetto per impiantare le prime vigne sposando i principi della biodinamica. Con Andrea Bargiacchi lavoriamo a un progetto impegnativo e coinvolgente. Il primo vino arriva nel 2008 con Sangiovese e Cabernet. Nel 2010 vedono la luce Vigna al Mare (Cabernet) e Vigna alla Sughera (Sangiovese). Quella di Belvedere è una collina che parla con le pietre, in particolare col galestro, friabile e fonte di minerali per una terra già ricca per le vicine Colline Metallifere. “Qui le vigne abbracciano la roccia e sentono i minerali regalando un vino che trova la sua originaria identità nel suolo e offre aromi e profumi molto particolari. Il vino a Belvedere non è un lavoro di costruzione con enologi e ispira il desiderio di creare eccellenze. Non è una terra adatta a compromessi. È un luogo estremo che richiede impegno e fatica ma la generosità di questo vino profumato è quasi commovente”. Massimo condivide questa esperienza importante della sua vita con la figlia Maddalena, profondamente innamorata dell’”anima minerale di Belvedere, terra di venti e grandi orizzonti”.
Praticare la biodinamica vuol dire sviluppare una consapevolezza agricola. Il vino è l’atto finale di un’agricoltura attenta che coinvolge tutti i sensi. “L’atto agricolo non è una semplice azione meccanica, ma un atto di consapevolezza che coinvolge il paesaggio, l’ecosistema, la salute della Terra e degli esseri umani e il clima, con il fine di creare un elaborato, il vino, che racchiude tutti questi elementi”. Per Massimo e Maddalena lavorare con la terra in questo modo è una rivoluzione “ma il vino deve essere buono!”.

CONSIGLIO DEL PRODUTTORE
Massimo e Maddalena non hanno dubbi. Belvedere naturalmente: “Questo posto non ti avvilisce mai, anche di fronte a fatiche e difficoltà; e ti rianima sempre”.
PROPOSTE DI VISITE E DEGUSTAZIONI
visite e degustazioni,
visite e degustazioni con assaggi di prodotti tipici
pic-nic tra i vigneti
DOVE SIAMO