Giomi e Zannoni

CHI SIAMO

Il profumo della terra, del mosto, del vino disegnano la mappa delle emozioni di Stella Zannoni che non ha mai perso il contatto con le origini di una storia familiare intimamente legata al territorio della Val di Cornia. Benvenuti in un’azienda vera che racconta storie di persone, lavoro, vino e olio. Le alture di Campiglia Marittima, la campagna che digrada verso l’azzurro di Baratti con vista sui profili di Elba, Corsica e Capraia; venti mediterranei che aleggiano sull’anima etrusca e la vecchia via Aurelia, diario di viaggi toscani che nel tratto di Lumiere conserva il fascino degli anni ’70, quando il marketing non andava oltre cartelli stradali.

L’azienda Giomi Zannoni è l’espressione più autentica di un territorio che fugge da ogni omologazione per raccontare se stesso senza filtri. In azienda si respira aria di casa e l’ospitalità ha un imprinting familiare. Stella, laureata in agraria e specializzata in enologia è una donna con i piedi per terra e visioni lungimiranti; guarda avanti senza mai perdere la sintonia con bisnonno Antonio, i nonni Aldo e Daniela e i genitori. Macchine agricole dello scorso millennio ancora funzionanti sono il simbolo di un modo di lavorare che non dimentica le origini quando l’azienda era dedita alla coltivazione e trasformazione di cereali e le estati erano scandite dall’incessante opera delle trebbiatrici: grano e farine, uva e vino, ulivi e olio.
Negli anni ’80 del secolo scorso la svolta verso produzioni selezionate e di qualità di vino e olio extravergine d’oliva e col nuovo millennio il passaggio dalle damigiane alle barriques, alle prime etichette: Rodantonio, Solemare, . Allo storico Sangiovese si aggiunge la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc; e il Trebbiano cede il testimone al Vermentino.

Il Rodantonio è il cru aziendale e sintetizza il carattere e la storia della famiglia Giomi Zannoni giocando con i nomi di Roberto, Daniela e Antonio: Sangiovese in purezza ottenuto dalle vigne storiche dell’azienda, quelle di bisnonno Antonio, per intenderci. 18 mesi in legno e 12 in bottiglia, valorizza con pienezza, profondità e profumo l’essenza e la forza del Sangiovese. Ancora Sangiovese e ancora luce nel Solemare che racconta anche in etichetta il calore intenso di un tramonto toscano. Il Corniola invece è un bianco che brilla di un blend dei vitigni più vecchi di Vermentino, Trebbiano e Malvasia. E non finisce qui. Il resto si può scoprire nella cantina di famiglia che ha un cuore vintage e un’anima contemporanea. Stella racconta questo territorio con l’amore di chi lo sente parte della propria vita e dei propri valori. “La vita di oggi ci porta a correre e questo paesaggio è l miglior antidoto contro il logorio della vita moderna: il silenzio e i grandi spazi ci invitano ad una vita di buona qualità”. Proprio come i suoi vini.

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