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L’ambiente della Val di Cornia costituisce un unicum nel tratto di costa toscana. Gli Etruschi e i romani avevano intuito la ricchezza e le potenzialità di una zona che per quanto poco estesa si caratterizza per un’eccezionale varietà di ambienti, un’importante complessità di suoli e un microclima ideale per produrre grandi vini.

CLIMA

La Val di Cornia è una pianura alluvionale che si caratterizza per essere l’anello di congiunzione tra il mare e le Colline Metallifere. Le condizioni pedoclimatiche sono ideali per coltivare la vite e produrre vini di alta qualità. La vicinanza del mare ha un importante effetto mitigatore sul clima che regala estati molto calde moderate dal Maestrale, vento proveniente dal mare che rinfresca l’ambiente. La ricchezza e la varietà dei terreni regalano ai vini di Suvereto una particolare mineralità e una decisa sapidità che vanno ad aggiungersi alle essenze di una macchia mediterranea integra e pura. Struttura ed eleganza affondano le radici nei benefici effetti di un sole caldo e persistente che caratterizza questo angolo nel cuore del Mediterraneo.

SUOLO

Gli elementi che caratterizzano la zona di Suvereto sono l’anfiteatro collinare cha abbraccia la pianura aperta verso la costa e attraversata dal fiume Cornia. In particolare l’anfiteatro è costituito dal Monte Calvi, con i suoi 600 metri, il più alto della zona e incredibile belvedere che allunga lo sguardo dalle Alpi Apuane alla Maremma e l’Arcipelago Toscano; la collina di Belvedere che si affaccia sul borgo; la collina di San Lorenzo Alto, naturale prolungamento del polmone verde del Parco Naturale di Montioni; il Montepeloso, perfetta sintesi del terroir suveretano dove le argille rosse si fondono con scisti e sabbie; e dove marmi colorati affiorano dal suolo ferroso creando uno scheletro dove i vigneti trovano un ambiente ideale. La presenza di tre corsi d’acqua come il Cornia (il principale) e i due affluenti Milia e Massera crea le condizioni per accentuate escursioni termiche tra giorno e notte, fattore determinante nella formazione dell’acidità nella polpa dell’uva, elemento importante per consentire una buona freschezza e longevità del vino.

VITIGNI

La biodiversità è l’elemento di valore di questa terra che si esprime con diverse voci e in grande armonia. E la biodiversità “umana” è l’elemento caratterizzante i produttori suveretani che viaggiano insieme unendo le loro esperienze costruendo un’identità fatta di terra, mani e vino. Per questi motivi l’ambiente suveretano, insieme alla conoscenze di viticoltori preparati e con grande esperienza, è un luogo dove la produzione di vini internazionali fatti con uvaggi bordolesi e vini ottenuti con vitigni autoctoni spicca per una indiscussa qualità e una radicata identità. Ruolo importante quello del Sangiovese, vitigno rosso toscano per eccellenza che sta in buona compagnia con un solare Vermentino insieme a Trebbiano, Ansonica, Aleatico e Clairette. Tra i vitigni di origine francese questo territorio offre condizioni ideali per Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Syrah e Viognier. E la convivenza tra bordolesi è una storia antica che risale a Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, che per prima portò qui i vitigni francesi a inizio ‘800.