Tenuta Sasso Orlando

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INDIRIZZO:
Loc. Bagnarello - Campiglia M.ma

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italiano - inglese

INDICAZIONI STRADALI

CHI SIAMO

La famiglia Gigante dagli anni ’60 lega il suo nome alla Fattoria La Traiana, un punto di riferimento nel Chianti a Terranuova Bracciolini: 120 ettari dei quali 65 destinati a vigneti. Giandomenico e Paola, fratello e sorella, respirano essenze di vino da quando sono nati. “Con mio padre Pietro venivamo sulla costa una volta all’anno a Bolgheri… La costa degli Etruschi mi è familiare anche perché avevo una fidanzata a Marina di Castagneto Carducci”. Giandomenico ricorda con piacere il clima dolce e mite della Toscana che si apre verso la luce azzurra del mare e delle isole. “Abbiamo accarezzato l’idea di fare vino nella terra del Carducci e del Sassicaia ma alla fine siamo arrivati in Val di Cornia, a Suvereto”.

L’intuizione di Pietro Gigante andava controcorrente. Il brand Bolgheri era in forte ascesa ma lui aveva visto nella terra di Suvereto valori importanti. “Mio padre aveva le idee molto chiare. Vendere la bottiglia è impegnativo e può andare bene o male. Meglio incentrare l’attività agricola cercando di produrre la migliore uva o il,miglior vino. I terreni di Bolgheri erano sabbiosi e così la scelta è caduta sulla Val di Cornia dove c’è una forte mineralità e le caratteristiche ben si addicono alla coltivazione di Cabernet e Syrah che qui danno risultati eccezionali”. Le prime vigne vengono piantate nel 2002 e la prima vendemmia suveretana sarà quella del 2004. Giandomenico ha un debole per il Pugnitello: “È una versione autoctona del Merlot, ha una forte personalità che qui dà risultati eccezionali dopo sei o sette anni, dalla quarta vendemmia”. Sasso Orlando prosegue sulla strada indicata da Pietro, ovvero produrre vino sfuso di alta qualità e non supera le diecimila bottiglie. Tre sono i vini prodotti a Suvereto: Bianco con Sauvignon Bianco; Rosato di Pugnitello, Rosso di Cabernet Sauvignon. Paola parla del vino come di un valore importante: “È prezioso perché è un piacere antico. Si parla di vino anche nei testi sacri. Nella Bibbia e nel Vangelo il vino è una radice profonda che ci lega al passato; una radice che produce piacere, gioia, identità”.

Cosa rappresenta Suvereto nell’immaginario di Giandomenico? “Partire dal borgo e esplorare la Val di Cornia è un viaggio che può sintetizzarsi in tre parole: kalòs kai agathòs, ovvero la perfetta coincidenza tra bello e buono che per i greci era considerata un dono divino. Potrebbe essere un concetto infantile ma quando ho cominciato a girovagare per queste campagne ho pensato che i Greci erano stati a Suvereto dove la terra è la culla di prodotti buoni che raccontano il bello del vivere qui”. Per Paola Suvereto è poesia: “Ci sono due luoghi dove sento il Genius loci: la rocca medievale e la strada dei Cancellini, alle falde di Monte Calvi; come nei sogni vedo me stessa dall’esterno e mi vedo immersa nella bellezza”.

CONSIGLIO DEL PRODUTTORE

“Ci sono due luoghi dove sento il Genius loci: la rocca medievale e la strada dei Cancellini, alle falde di Monte Calvi; come nei sogni vedo me stessa dall’esterno e mi vedo immersa nella bellezza”.

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