Cantina Petra

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Un segno forte nella terra di Maremma che ha le sue origini in un sogno ispirato da luce e bellezza. Petra è il filo invisibile di duecento anni che lega la sensibilità di due donne con una passione comune innamorate di questa terra: Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, e Francesca Moretti e il vino. Laddove la Maremma si apre fra le colline del metallo e il blu del Tirreno hanno dato concretezza ai loro sogni. Elisa portò in questo territorio vitigni francesi come Merlot e Cabernet Sauvignon con un progetto agricolo e vinicolo di spessore, Francesca ispirata dai colori e dalle forme di una terra ispida e accogliente allo stesso tempo ha sentito forte la vocazione di proseguire il progetto della Granduchessa di Toscana. Durante un viaggio col padre Vittorio tra vigneti e chateaux d’Oltralpe Francesca vede negli studi in agraria ed enologia il ponte per il suo futuro. La meta era quella collina magica che da San Lorenzo si affaccia verso Suvereto. Francesca Moretti ama ricordare che Petra è “un azienda al femminile dove si produce vino con sensibilità e pragmatismo”. Perché Suvereto? Qui Etruschi e Greci vinificavano in anfora perché avevano già intuito che la Val di Cornia è una meravigliosa e complessa realtà costituita da diversi paesaggi e microclimi che esprimono armonia ed equilibrio. Il progetto Petra è basato su pratiche agricole biologiche che rispettano la natura di un ambiente delicato attraverso la coltivazione e la trasformazione dell’uva senza forzature per arrivare a raccontare questo territorio con un vino autentico, elegante, fedele ai profumi e alle essenze della macchia mediterranea.

Il sogno di identificarsi in un segno forte ha trovato la sua realizzazione nella cantina disegnata da Mario Botta che traduce lo spirito del progetto di Francesca e Vittorio. L’architetto svizzero lo definisce “un disegno razionale che evidenzia la misura, la bellezza, la profondità del paesaggio”. Il corpo centrale cilindrico segue l’inclinazione della collina e risulta funzionale alla vinificazione che avviene per caduta delle uve nelle vasche di macerazione e fermentazione. Petra è una cattedrale dove luci, penombre e silenzi dissolvono ogni riferimento temporale e conferiscono allo spazio la solennità di un luogo dove si celebra l’incontro tra l’operosità dell’uomo con la natura. Navate e gallerie profumano di barriques e botti in rovere di Slavonia e sembra di ascoltare il respiro del vino. L’anima della cantina è un cammino nella profondità che termina dove Petra si fonde con il corpo di pietra delle Colline Metallifere: la galleria è un viaggio scandito da passi lenti e infinite barriques fino all’Altare di Rivadossi, opera in legno che invita all’incontro e alla riflessione.

Due le linee di vini prodotte: i Vini Petra che sintetizzano la varietà e la molteplicità dei suoli e il lavoro dell’uomo tra innovazione e tradizione; e i Vini Belvento ispirati all’identità marittima e allo spirito selvaggio della terra di Maremma.

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