Tenuta di Monterufoli
tenutedelcerro.it/it/le-tenute/monterufoli INDIRIZZO:
Loc. Villetta di Monterufoli - Canneto
RECAPITI:
+39578767722
info@tenutedelcerro.it
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LINGUE PARLATE:
italiano - inglese
CHI SIAMO
È un luogo speciale dove la natura urla in silenzio. La strada che scollina tra Val di Cornia e Val di Cecina viaggia nel cuore di una Toscana lontanissima dai luoghi comuni: sembra perdersi “in the middle of nowhere” invece arriva al capolinea dell’antica ferrovia Casino di Terra – Monterufoli. La stazione ferroviaria, punto di riferimento della miniera di lignite e magnesite fino alla metà del ‘900, oggi è un bellissimo agriturismo e sede della Tenuta di Monterufoli dove si produce un vino che rappresenta l’espressione massima di questo luogo, della sua natura incontaminata che convive con genialità e laboriosità umane. Oltre mille ettari dove si avvertono la magica solitudine, l’energia della profonda Maremma e la ricchezza di un territorio prezioso. Qui le maestranze dei Medici estraevano il calcedonio massivo, pietra semipreziosa dura come il diamante, destinato al mosaico fiorentino lavorato presso l’Opificio delle Pietre Dure.
In questo polmone verde di boschi secolari i vigneti della Tenuta di Monterufoli esprimono valori naturali importanti a cominciare da un terreno “prezioso” ricco di mineralità, anche grazie al calcedonio. Gabriele Macelloni è l’anima della Tenuta di Monterufoli. Sono quasi trent’anni che in silenzio, con passione vive in simbiosi con boschi e vigneti di questo paradiso che si scopre attraverso un viaggio sensoriale ispirato dalle essenze di vini che raccontano fedelmente questo spicchio di Toscana. All’alba del terzo millennio nascono Pian di Seta e Poggio Miniera, Vermentino e Sangiovese in purezza dalla forte identità. “Sono vini naturali per vocazione che devono tanto a una terra ricca di minerale e ad un ambiente puro e integro fatto di boschi e di un cielo immenso”. Gabriele parla di questo luogo come di una persona con cui ha condiviso gran parte della sua vita: la terra, i vigneti, la cantina, la vecchia stazione, i ponti sul Ritasso, il calcedonio, i sentieri e i sussurri di questi boschi sono i punti di riferimento di una mappa affettiva che trasmette i valori di una perfetta integrazione tra uomo e natura.
“Produrre vino biologico è la logica scelta di un’azienda che si sviluppa in gran parte nell’ambito di una riserva naturale. Gli ospiti dell’agriturismo possono camminare e pedalare su strade e sentieri che si “perdono” nella Riserva Naturale di Monterufoli. Ci troviamo in un luogo lontano dagli occhi, non facilmente raggiungibile dove si arriva non per caso. Questo è un luogo per gli amanti della natura per chi ama bere un buon vino capace di scaldare il cuore e regalare emozioni.
CONSIGLIO DEL PRODUTTORE
Dalla vecchia stazione parte un sentiero che sale verso la sommità di una collina. Da lassù lo sguardo si perde a 360 gradi verso La Sassa, Poggicciola e uno spicchio di Val di Cornia; è un belvedere naturale verso la luce che regala tramonti memorabili. “Da lassù non vedo i vigneti ma abbraccio l’immensità di un paesaggio da urlo. Con un bicchiere di Val di Seta o Poggio miniera sono nel posto più bello del mondo”.
DOVE SIAMO