Sant’Agnese

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INDIRIZZO:
Loc. Campo alle Fave, 1 - Piombino

RECAPITI:
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LINGUE PARLATE:
italiano - inglese

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CHI SIAMO

La famiglia Gigli e l’azienda Sant’Agnese sintetizzano gli elementi essenziali di un fazzoletto di Toscana che dall’epoca etrusca racconta un legame inscindibile tra uomo e territorio. Sono storie di grande sensibilità e produttività, dall’estrazione alla lavorazione del ferro, dalla lavorazione della terra a produzioni di grandi qualità come vino e olio extravergine d’oliva.

Paolo ricorda benissimo l’inizio dell’avventura familiare: “Era il 1994 quando babbo Franco vede nei 39 ettari di questo podere delle Acciaierie di Piombino un futuro carico di passione: 200 ulivi e 6 ettari di vigne abbandonate”. All’epoca Paolo studiava Economia e l’idea era quella di finire gli studi universitari e partire gradualmente iniziando a rigenerare un’azienda lasciata a se stessa. “Inizialmente si vendeva uva per la vinificazione”. Ma c’è un evento e una data che segnano il cambio di rotta, peraltro non previsto: il 21 settembre del 1995 una violenta grandinata distrugge gran parte del raccolto e ci costringe ad annullare gli ordini. Paolo Benassi, enologo, guarda l’uva superstite e dice che si può raccogliere, ma bisogna fare presto!” In due giorni i Gigli raccolgono Sangiovese promiscuo, tre filari di Malvasia di tre tipi diversi e Trebbiano. “Dall’oggi al domani, inaspettatamente, inizia la formazione sul cambio e il cambiamento radicale della nostra azienda”. Nel 2001 Sant’Agnese celebra la prima vendemmia fatta con uve di qualità. La cantina per l’affinamento costruita nel 2009 sarà un passo importante verso una produzione di vini più importanti.

Oggi l’azienda della famiglia Gigli concede poco alla forma e tanto alla sostanza. L’atmosfera è quella di una campagna senza tempo dove la cultura del lavoro, l’esperienza in campo e la sensibilità in cantina contribuiscono alla creazione di vini che esprimono con pienezza il senso di questo territorio. Tra i bianchi il classico Vermentino è accompagnato da vigne di Viognier e Verdicchio; mentre tra i rossi gli attori principali sono Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Canaiolo. Il microclima di questo lembo di terra risente di tanti elementi che lo rendono unico: mare, promontorio di Piombino e Isola d’Elba che costituisce una barriera verso l’orizzonte. I venti prevalenti sono maestrale, ponente e scirocco. L’inverno non è mai troppo rigido e l’estate è sempre ventilata. “Queste condizioni accompagnate ormai da gelate tardive ci hanno spinto a potare tardivamente (non più all’inizio dell’inverno ma verso fine febbraio o inizio marzo). In questo modo si induce a ritardare lo stato vegetativo delle piante. In questo modo possiamo “rimandare” l’inizio di concentrazione degli zuccheri ad inizio settembre quando la stagione tende essere più mite e senza picchi di caldo, facendo correre la maturazione molto più lentamente e permettendo un maggiore maturità dei tannini e concentrazione polifenolica”. Il confronto e la sintonia tra babbo Franco e Paolo ha portato alla produzione di vini monovarietali per esaltare le caratteristiche dei diversi vitigni.

CONSIGLIO DEL PRODUTTORE

Venire in azienda per percepire con i cinque sensi la particolarità di questo territorio che esalta le caratteristiche della Val di Cornia, una terra aperta verso il mare, luminosa e ricca di minerali. Paolo e Franco sono grandi narratori di vita e viti ma per raccontare Sant’Agnese a Paolo basta un hashtag formato da 5 parole: #vigne_solari_spose_del_mare

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